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Giugno 19, 2017screpolature
Giugno 19, 2017
Gessica Mancini, inarrestabile. Una delle sue frasi preferite “Bene. E ora che si fa?” a cui segue una sfilza ”Si potrebbe..”. Gessica, due figli, un marito, “sant’uomo”, come lo chiamo lei, e una malattia, che le ha cambiato la vita a lei e tante altre persone. Gessica ha studiato all’Istituto d’arte, ha messo ha frutto la sua creatività pratica nella falegnameria del padre. Quando le hanno diagnosticato il Parkinson non è stato un momento piacevole, una dura realtà con cui confrontarsi ogni giorno, senza pause né distrazione. Il Parkinson è un fatto che entra nella vita e si avvinghia ad essa. Gessica si è posta la domanda che fare? Come riorganizzarsi la sua vita e quella della famiglia?
Pensava a qualcosa che potesse assecondare l’iperattività ma che non disturbasse il resto della famiglia, che fosse tollerabile, qualcosa che lasciasse esprimere una parte di sé stessa. A Cerreto Guidi (Fi) è paese della Via dei Presepi, una manifestazione che espone presepi artistici artigianali per le vie cittadine. Gessica decide di partecipare all’edizione 2014 creando un presepe all’uncinetto. “Perché l’uncinetto? Perché lo posso fare nelle notti quando sono svegliato senza disturbare nessuno, poi quando ho iniziato a riempire casa con fili in bagno di colori, pezzi nel forno a seccarsi…mio marito è un sant’uomo, ma anche i ragazzi sono bravi. Per ora, poi se un giorno mi diranno “Basta” penserò a qualcos’altro”.
A Novembre si sente arenata, Gessica pensa di mollare la sfida, ha realizzato solo i personaggi della sacra famiglia. Il miglior modo per educare i figli è l’esempio, bastò un accenno di disappunto della figlia Greta, che Gessica ribalta la situazione. Prima mossa: chiedere aiuto, coinvolgendo altre donne nella sfida, la prima fu la maestra proprio di Greta. Nacquero così le Dame dell’uncinetto, sparse in Toscana e non, ognuna contribuisce come può. Anche la semplice catenella è utile, “Qualcosa ci si fa sempre, ci si lavora. Non si butta via niente”.
Il modello base per la scenografia presepale è Cerreto Guidi, le vie, i palazzi e i suoi abitanti. Riprodotto alla perfezione, con dettagli minuziosi, anche degli arredi interni. Camminando per Cerreto e pensi che quello che hai di fronte è un volto familiare, forse lo hai appena visto nel presepe di Gessica. Nel gruppo al femminile, c’è un “damo” che si occupa della progettazione e realizzazione delle parti mobili, per il resto, le strutture di supporto, la costruzione è diretta e gran parte eseguita da Gessica. Il senso pratico “dell’occhiometro” esercitato negli anni in falegnameria è uno strumento straordinario. La forza coinvolge di Gessica ha trovato nella rete digitale un alleato ideale, così per le Vie dei presepi 2015 molte persone sono arrivate a Cerreto per vedere quel mondo fatto di filo.
Per la manifestazione cerretese La Notte di Isabella del luglio 2016, le Dame hanno completato la street wiev cittadino con la Villa Medicea, il monumento più importante e simbolo di Cerreto Guidi.
Dal 1997 viene assegnato il Cerrino d’oro, premio per chi abbia contribuito a diffondere il nome di Cerreto Guidi nel mondo. Nel 2016 il riconoscimento è andato a Gessica Mancini, per aver saputo attirare l’attenzione su Cerreto con la sua opera unica, ma la motivazione più profonda è la sua contagiosa umanità, creare un progetto condiviso da altre donne, con le quali ha voluto condividere il riconoscimento. Durante la festa svoltasi il 31 agosto 2016 ai piedi della Villa Medicea si è sentita la partecipazione di tutta la comunità che si unità intorno a Gessica per tributarie stima e affetto.
Nel frattempo il presepe è cresciuto e comprende i paesaggi fuori Cerreto è arrivato a un’estensione di oltre 30 metri quadrati. Punto dopo punto si Gessica accarezza l’idea estendere gli orizzonti.
Contatti
www.facebook.com/LE-DAME-Delluncinetto
1 Comment
CHE EMOZIONE….CERCAVO COSE DE PRESEPE …VEDO UN IMMAGINE DEL MIO…CLICCO SOPRA…E TROVO QUESTO….GRAZIE MARIA LUISA….MI SONO COMMOSSA…ORGOGLIOSA DI CONOSCERTI….
P.S. HO TRE FIGLI….