Terme a Chianciano: W le Donne
Febbraio 29, 2020In Volo: London calling
Aprile 25, 2020Nei giorni complicati che mettono a nudo la nostra fragile modernità, il nostro ego di superuomo dominatore dell’Universo, lo sguardo si fissa su tanti ricordi, frammenti creduti perduti. Due sono le immagini che mi tolgono il fiato. Appaiono concrete fatte di pietra e colore, nella loro realtà, fiduciose e nette: Guido Riccio da Fogliano di Simone Martini e Il Cristo di Risorto di Pier della Francesca.
Due affreschi, Manifesti dell’Umanità. Guido Riccio da Fogliano è l’uomo che esce, che va incontro alla Storia, quel vento che muove, l’attrito dell’agire. Uomo del fare, va a compiere quel che deve essere compiuto. Lui sa come procedere, pensiero e azione.
La Resurrezione, Cristo risorto, L’Uomo presente a Se Stesso, il vento lo accarezza, sembra soffiare lieve per togliere via la polvere del sepolcro e riordinargli i capelli. Cristo, un uomo che si erge dritto, nonostante le sue ferite ancora aperte, sta per andare oltre, il piede appoggio e leva verso un Mondo nuovo. Lui coperto appena di un drappo, di un ‘eleganza statuaria, niente da aggiungere, ci guida oltre in un mondo che si realizza davanti al suo sguardo teso che ti abbraccia, così intenso che ti giri alle spalle per capire cosa stia vedendo: L’Universo. Ai suoi piedi un pugno di piccoli uomini, addormentati e chiusi nelle loro piccinerie, corazze, difese e attacco, di paure e fragilità, sconfitti da loro stessi.
Guido Riccio da Fogliano 1328 affresco realizzato da Simone Martini si trova nel Palazzo Pubblico a Siena
La Resurrezione di Piero della Francesca affresco realizzato tra il 1450 e il 1463, si trova a Sansepolcro (AR) presso il Museo Civico
2 Comments
Grazie per questa riflessione, mi colpisce nel profondo
In questo momento di fin troppe parole, questo commento è assai gradito