Dialoghi tra le zampe
Giugno 2, 2022
Intreccio Parole
Luglio 30, 2022
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Un anno fa circa, al supermercato stavo osservando le piante in vendita, mi aveva attirato l’attenzione un piccolo vaso di lavanda.

All’improvviso arriva il commesso e toglie via la piantina

“Scusi perché?”

“Non vede che è morta? La sto portando via”

“Non è morta, è solo stanca. Ha provato a fiorire”

Il commesso mi guarda con espressione interdetta, i capelli bianchi in certi casi tornano utile.

“Veramente la vuole?”

“Certo”

“La lascio a quella cassa, vediamo”

Alla fine della spesa, arrivo alla cassa e trovo la mia piantina di lavanda, con un ulteriore riduzione di prezzo, da due euro e novantanove centesimi  a un euro, è fatta.

Me la porto a casa le cambio il vaso, la innaffio, la guardo.

La lavanda era grigia, sembrava di pietra, ferma immobile, neppure il vento riusciva a toccarla.

Tanto che un giorno la mia vicina “Ma ti sei comprata una pianta di plastica’”

“È solo stanca poi si riprenderà”

Lentamente quel grigiore iniziò a sparire, piano piano verso settembre riprese a respirare.

Poi venne l’inverno e addirittura mi sembrava che si rimpicciolisse.

All’improvviso due mesi fa, ad aprile, crebbe tutta insieme, da un giorno all’altro, di ora in ora.

Poi una mattina, lunghi steli e piccoli boccioli.

Si preparava a fiorire.

Il primo fiore si aprì, emozione di felicità.

Un tenero viola pallido colora tutto.

Ecco la prima ape.

Gioia di vita

Ora la mia lavanda risuona di ronzio, musica vitale, anche un ragnetto bianco è arrivato.
La lavanda partecipa alla vita, genera vita.

Ha avuto il suo tempo per risposare e ora mi riempie di Vita.

Grazie

 

Maria Luisa Bruschetini
Maria Luisa Bruschetini
Mi chiamo Maria Luisa Bruschetini Sono una travel blogger scrivo di turismo e viaggio. La passione per le parole ha radici lontane e variegate. Da adolescente mi sono occupata di cronaca calcistica locale. Poi recensioni musicali, ancora testi per blog dalle erbe aromatiche, alla ferramenta, passando per il caffè, ricette di cucina regionale e anche un manuale di bioedilizia. Dalla mia formazione classica ho preso la mappa dell’Umanità, dai miei studi economici la consapevolezza che in fondo il Mondo gira sulle consuete direttrici, dalla mia terra natia, la Toscana, la forza del simbolo e l’armonia rinascimentale, dal web la fluidità.

12 Comments

  1. Bonini Franca ha detto:

    Un racconto delicato pieno di doppi sensi e tanta sensibilità. Il suo scrivere emoziona sempre , anche negli argomenti più semplici traspare il valore di chi sa dare un senso.

  2. Daniela ha detto:

    Adoro come scrivi. Mentre leggo le immagini si formano davanti ai miei occhi e percepisco le tue sensazioni.
    Hai salvato una pianta stanca, le hai dato cure e tempo per riprendersi, quello che a noi, a volte, non è concesso. Si stata ricompensata dalla gioia della vita, perché sai ascoltare la natura con il cuore.

  3. Annalisa ha detto:

    Mi inchino con profondo rispetto!

  4. Marcella Cimino ha detto:

    ❤️

  5. Max ha detto:

    ♥️

  6. Isabella ha detto:

    Grazie

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