Via Lauretana: due passi, due chiacchiere tra amici

Montepulciano, il Nobile
Marzo 15, 2024
Lastra terracotta dipinta Achille e Pentisilea dettaglio
Lastre dipinte, Quadri etruschi
Marzo 28, 2024
Montepulciano, il Nobile
Marzo 15, 2024
Lastra terracotta dipinta Achille e Pentisilea dettaglio
Lastre dipinte, Quadri etruschi
Marzo 28, 2024
L’incontro

Alla fine ci incontriamo nel sottopasso ferroviario di Sinalunga.

È molto rock underground.

Eccoli sono passati ben otto anni da quando il caso ci mischiò e camminammo sulla Francigena da Siena a Roma, più o meno tutti e più o meno tutta: I Francigeni, modestia a parte.

In questi anni i vari componenti si sono incontrati su altre Vie, ma si rimane Francigeni for ever.

E mica è facile organizzarsi, visto che abitiamo in luoghi diversi, se pur non lontanissimi.

In realtà è addirittura c’è un’extra regionale, ma chissà prima o poi riusciremo a intercettatarsi.

Come quando a scuola si fanno gli esercizi sugli insiemi e sottoinsieme.

Giorni di Disponibilità, ferie, impegni familiari

Quante tappe, quindi.

Poi questione come arrivare e ritornare.

Per fortuna Giovanni è un organizzatore paziente e preciso.

La sua capacità di ascolto e la sua morbida determinazione sono disarmanti e confortevoli.

A Sinalunga c’è una sola possibilità per dormire, ma meglio evitare per le prossime volte.

Beppe conosce tutti, anni da calciatore e allenatore, che dire?

Infatti ci informa sulle vicende dell’ albergo e del suo proprietario.

I social non danno risposte? Basta chiedere a Beppe.

Come faccia a ricordarsi tutte quelle barzellette è un mistero.

La sua abilità di fare gruppo è da manuale, la battuta, la mediazione e poi è una roccia.

Cena pessima e non mi sento granché bene, corro in camera.

Condivido la camera con le ragazze, Alessia e Paola, che povere hanno dovuto subire la mia movimentata notte.

Mentre faccio la spola tra letto e bagno mi domando, perché mai avranno messo il mini frigo attaccato davanti al termosifone.

In marcia

Mattina: Mi sento uno straccio troppo centrifugato, penso di prendere il treno e mollare.

Oggi tappa lunga, troppo per me, fuori allenamento e con il fiato di un pulcino bagnato

(Beppe, Giovanni e Marco si sono fatti carico del mio zaino. GRAZIE)

Poi mica posso pesare sul resto della compagnia…

La puntualità del Caso è stupefacente.

Per caso riesco a trovare il rimedio che so mi rimetterà in piedi, ci provo, eventualmente a due di cammino c’è la stazione ferroviaria di Torrita di Siena.

Intanto si va per Torrita poi meta della giornata sarà Valiano.

Alessia prenderà il treno, stasera ha impegni.

Con lei sono stata poco, non quanto avrei voluto. Me la immagino come una Dama di alta società a organizzare il salotto cittadino, con equilibrio tra frivolezza e serietà.

Non le sfugge alcun dettaglio, gentile e precisa.

Insomma una mitica.

Dai però la compagnia della Paola me la sono bevuta e mi rigenerata.

Lo spirito bambina, tutto è oggetto della sua osservazione, tutto le suscita un’ emozione, tutto mi parla attraverso di lei.

La sua spontanea franchezza di resetta.

Mi fa riflettere e ridere.

Paola, il Mondo ha bisogno di anime belle come te.

La Fratta è uno di quei luoghi talmente denso, da aver assorbito il Tempo stesso. Stratigrafie di vita, attività, relazioni che si fanno mattoni e porte e tetti.

Giunti nel momento in cui la stava iniziando a illuminare a piena, si mostra possente.

Una cittadella agricola le cui vicende sono lunghe, se conoscete la sua esistenza dal 1200, forse sorta come stazione di posta lungo la Via Cassia.

Oggi è memoria viva.

Mi vorrei fermare qui per ore, ma il cammino ci attende.

Anche perché Alessia deve prendere un treno.

Ormai manca poco alla stazione di Torrita, Alessia trova un passaggio e la salutiamo dal finestrino.

Eccoci a Torrita di Siena, appena passata la porta si avvicina per salutarci un circa quarantenne, che scopriamo essere amico di Manuele, anche lui Francigeno di allora, che si è impegnato molto per valorizzare la Via Lauretana, anzi con Giovanni e Manuele hanno camminato insieme proprio sulla Lauretana.

Non siamo riusciti a vederci con Manuele, ma in qualche maniera c’è stato.

Attraversiamo il centro medievale, anche questo da tornare a vedere con calma.

Doverosa sosta al bar in piazza.

Beppe incontra per caso un parente.

Di nuovo in marcia.

La giornata è calda, i sentieri ben segnati e buoni da percorrere.

Direzione Montepulciano, quasi. Quando si va lenti i paesaggi si amplificano, il mutare dei colori, profili delle colline si sciolgono in sottili forme e declinazioni, che ti costringono a inventare emozioni e parole nuove.

Ovvia ci siamo, un panino a Abbadia e la meta si avvicina.

…ma non è che si potrebbe tagliare attraverso questo campo incolto tanto…

Marco: GPS, tracciati alla mano e passi lunghi ben disteso: ” No”.

…ma i piedi, le gambe, la schiena…le ragazze Paola e io pigoliamo

Marco: “Vi lamentate e poi ci arrivate sempre.

A volte quel che sembra una scorciatoia magari ci tocca tornare indietro”.

Seguiamo il tracciato.

Eh già ha ragione, alla fine, come le altre volte ci lamentiamo e poi ce la facciamo.

Come spesso accade, nelle Vita, le scorciatoie si rivelano delle allungatoie.

Che strano effetto passare sull’ autostrada, vedere il Frecciarossa che fila in mezzo alla pianura, già tutta questa pianura disorientata dopo le colline e la velocità sembrava un concetto dimenticato.

Siamo lungo il canale Maestro della Chiana, ci vediamo anche un’opera di ingegneria idraulica realizzata per la bonifica e prossimo stop all’agriturismo Le Rondinelle, appena fuori Valiano.

Siamo un po’ in ritardo.

Il proprietario, il Sig. Annibale, ci aspetta all’ ultimo incrocio, perché ci dice che molti si sbagliano.

Ho trovato questo gesto di una gentilezza estrema.

Marco, sorride, commenta “Visto che siete arrivate?”

E c’ha ragione.

Provo un miscuglio di orgoglio e di disappunto per essermi lamentata e non aver avuto fiducia in me stessa.

Prima di cena, Beppe ci ha organizzato l’incontro con un suo amico dipendente del Consorzio di Bonifica, Sig. Franco Boschi, che ha studiato a lungo la storia del fiume Clanis poi Chiana. Secondo Boschi è vero che per conformazione morfologica c’era una tendenza all’impaludamento che però fu esacerbato con la costruzione di una muraglia, così dà dissuadere i nemici.

La cena è meravigliosa, peccato che non possa fare onore come converrebbe alla Sig.ra Franca, grande ingegno della cucina, ma il mio stomaco è ancora sottosopra.

La Colazione! Perché bisogna partire voglio stare qui ad assaporare fino all’ultima briciola.

Dolci fatti in casa dal gusto pieno.

In genere non amo le marmellate, ma queste sono delizie, quella di rose è un capolavoro.

Se proprio si deve. Andiamo.

Oggi tappa breve fino ad Ossaia, si piedi di Cortona, dove pranzeremo in un ristorante consigliato da Beppe, quindi una garanzia.

In questi tratti la Via Lauretana e la Francigena Germanica si sovrappongono, le direttive Nord-Sud, Est-Ovest si amalgamo oggi come secoli fa. Libertà.

Una salita, un paio di curve e ci troviamo in uno di quei paesaggi idilliaci del Rinascimento.

Pochi chilometri mille realtà diverse, neppure troppo impegnativa, giusto per prepararci al ritorno a casa.

Fermandoci a Ossaia ci evitiamo la salita fino a Cortona e qui siamo più vicini alla stazione.

Al ristorante La Tufa, ci raggiungono la moglie e la suocera di Beppe.

Menù nel segno della migliore tradizione della Valdichiana, pici, tagliata, tozzetti.

Per Paola, che è celiaca, un menù completo, non qualcosa di succedaneo.

Lei felice e noi anche.

Saluti Il riposo degli zaini

A questo punto Beppe e sua moglie faranno i tassisti per portarci ai rispettivi treni.

È stato bello condividere il cammino, è bello anche salutarci.

Insieme si va più lontano.

Utreya

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maria Luisa Bruschetini
Maria Luisa Bruschetini
Mi chiamo Maria Luisa Bruschetini Sono una travel blogger scrivo di turismo e viaggio. La passione per le parole ha radici lontane e variegate. Da adolescente mi sono occupata di cronaca calcistica locale. Poi recensioni musicali, ancora testi per blog dalle erbe aromatiche, alla ferramenta, passando per il caffè, ricette di cucina regionale e anche un manuale di bioedilizia. Dalla mia formazione classica ho preso la mappa dell’Umanità, dai miei studi economici la consapevolezza che in fondo il Mondo gira sulle consuete direttrici, dalla mia terra natia, la Toscana, la forza del simbolo e l’armonia rinascimentale, dal web la fluidità.

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